mercoledì, giugno 26, 2024

Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia stanzia 25 milioni di euro per la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili

 


LA NUOVA DIRETTIVA CASE GREEN

L’Unione Europea è impegnata nel contrasto dei cambiamenti climatici e sta progressivamente attuando il piano “Fit for 55” per ridurre le emissioni di anidride carbonica del 55% entro il 2030.

L’obbiettivo successivo è di raggiungere entro il 2050 l’equilibrio tra le emissioni di gas serra generate dall'attività umana e quelle assorbite dall'atmosfera.

Analizzando il settore edifici si scopre che:

  •          consumano il 40 % dell’energia finale totale
  •           emettono il 36 % dei gas a effetto serra associati all'energia
  •          il 75 % è tuttora inefficiente sul piano energetico


statistiche edifici


Vengono quindi progressivamente rivisti i regolamenti delle attività che sono maggiormente responsabili dell’immissione di anidride carbonica in atmosfera.

L’8 maggio del 2024 la Commissione ha pubblicato la nuova Direttiva sul Rendimento Energetico negli Edifici, la Direttiva “Case Green”

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=OJ:L_202401275&pk_keyword=Energy&pk_content=Directive

La Direttiva Case Green riguarda molti ambiti: uno dei più importanti è la modifica dell’Attestato di Prestazione Energetica, strumento molto potente per avviare le ristrutturazioni degli edifici esistenti ed aumentare l’efficienza energetica del parco edilizio esistente.


Per incoraggiare il consumo di energia rinnovabile in loco, oltre alla prestazione energetica, il nuovo attestato indicherà quanta energia non rinnovabile e rinnovabile viene consumata dall’edificio, e la quantità delle sue emissioni dannose per il clima.

Il metodo di calcolo dovrà tenere conto della capacità delle fonti rinnovabili in loco e della presenza di sistemi di stoccaggio dell’energia, delle infrastrutture di ricarica bidirezionale per i veicoli elettrici, e della possibilità di gestire in modo intelligente i prelievi di energia dalla rete.

Verrà avviato un piano di ristrutturazioni che si propone di limitare la dipendenza delle famiglie e delle imprese dai combustibili fossili e dalla loro importazione, che costituiscono elementi di fragilità e di insicurezza per i cittadini europei. 

Allo stesso tempo si vuole migliorare la qualità della vita delle famiglie più vulnerabili che vivono in edifici poco efficienti e poco confortevoli, facendo leva sulle garanzie sociali e finanziarie che verranno implementate dagli stati membri utilizzando i fondi europei.

La nostra regione, con la Legge 9 febbraio 2023 n. 1, in anticipo sulla Direttiva, ha istituito un sistema di incentivi per la diffusione di fonti energetiche rinnovabili, pensato anche come misura di sostegno ai cittadini per contrastare l’aumento dei costi energetici legato al complesso contesto di crisi internazionale, e per diminuire il consumo energetico dell’edificio.

Sono incentivati l’installazione di impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo e impianti solari termici sulle abitazioni private.

Il contributo a fondo perduto è pari al 40% del costo totale dell’intervento, nel rispetto di massimali molto ampi stabiliti dalla Regione.

Il contributo regionale è cumulabile con l’intervento statale di detrazione del 50% della spesa in dieci anni, per cui il contributo cumulato raggiunge il 90% della spesa.

Nella manovra di assestamento estivo la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha deliberato lo stanziamento di 25 milioni di euro per incentivi di diffusione delle fonti energetiche rinnovabili.


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